I Paesi Bassi danno il benvenuto al gruppo Mediaset: ultima tra le tante multinazionali che hanno scelto lo Stato olandese come nuova sede legale.

Perché l’Olanda?

Governance flessibile, premio sui diritti di voto e no burocrazia. Il sistema finanziario rende facile trovare capitali a costi bassi. Inoltre il capitale umano delle multinazionali composto da fiscalisti, commercialisti, notai e avvocati rendono i meccanismi di gestione delle aziende sempre più rapidi e vincenti.

Il caso Mediaset

“Mediaset lo ha chiarito: la sede legale viene trasferita solo per un problema di governance all’interno dell’azionariato, ma quella fiscale resta in Italia. Questo è il punto” così il presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia, ha puntualizzato sulla questione. E anche Pier Silvio Berlusconi ha spiegato che Amsterdam è il posto giusto per lanciare questa sfida perché “lì le regole fanno sì che una società che affronta un cambiamento possa avere una stabilità di azionariato. Se a questo si aggiunge un apparato giudiziario snello e burocrazia zero, la convenienza raddoppia.”

 Poca fiducia all’Italia

Come già accennato, solo la sede legale di Mediaset verrà trasferita ad Amsterdam, mentre la sede fiscale resterà nel nostro Paese. Ad aver influenzato maggiormente questa scelta è anche il cosiddetto rischio-Italia dato che gli investitori internazionali che, specie in una fase di instabilità politica come quella attuale, con riflessi sui titoli e lo spread, si tengono alla larga dalle società italiane.

E Mediaset è solo l’ultima tra le tante aziende nostrane che hanno scelto di spostarsi dall’Italia; ricordiamo Parmalat e Italcementi e anche eccellenze del made in Italy come Bulgari, Gucci  e Versace già in mani straniere.

Non resta che attendere l’evolversi del panorama politico europeo per conoscere il destino delle altre aziende italiane sul piano internazionale.

 

 

 

©️Crediti immagine di copertina: Giuseppe Cacace/AFP/ Getty

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