L’Olanda va alle urne per eleggere una nuova camera bassa del parlamento il 17 marzo; ecco allora alcuni fatti fondamentali per capire come funziona il sistema elettorale olandese.

I Paesi Bassi sono una monarchia costituzionale dove il re (o regina) è il capo di stato ufficiale; ci sono poi quattro “strati” di governo nei Paesi Bassi: i consigli locali, i consigli provinciali, la camera bassa del parlamento (tweede Kamer) e la camera alta del parlamento (il Senato). Il Consiglio per la gestione dell’acqua(waterschappen or hoogheemraadschappen) è anch’esso eletto direttamente.

Ci sono 150 parlamentari nel Parlamento e vengono eletti ogni quattro anni, oppure prima nel caso un governo crolli (il che accade molto spesso). Il loro compito è quello di creare delle nuove leggi e vigilare su ciò che i ministri stanno facendo.

I 75 membri del Senato vengono eletti ogni quattro anni – con la differenza di due anni dall’elezione della camera bassa – da parte dei membri dei 12 consigli provinciali. Il lavoro del Senato è quello di riflettere sulle conseguenze sulle azioni della nuova legislazione; il Senato non può modificare la legge, ma può solamente accettare o rifiutare.

Un governo che non può contare sulla maggioranza in Senato, non può essere certo che saranno approvate le sue politiche più controverse; ad esempio il governo uscente ha dovuto mettere insieme tutti i tipi di coalizioni politiche possibili per vedere alcuni dei suoi provvedimenti trasformati in legge.

Chi può votare?

Per votare nelle elezioni nazionali è necessario essere un cittadino olandese ed avere 18 anni compiuti. Alle persone che possiedono il diritto di voto verrà inviata una scheda elettorale almeno 14 giorni prima delle elezioni. È inoltre necessario essere muniti di un documento d’identità quando si va a votare.

I cittadini non olandesi possono votare alle elezioni locali ed europee e per il Consiglio per la gestione dell’acqua.

I seggi saranno aperti dalle 07:30 AM fino alle 09:00 PM, ma potrebbero essere aperti in anticipo su richiesta speciale.

Come funziona il voto?

Le votazioni nei Paesi Bassi si basano sulla rappresentanza proporzionale in base a un elenco di partiti con i rispettivi candidati.

Diverse settimane prima delle elezioni, i partiti politici che si sono qualificati per l’inserimento sulla scheda elettorale, devono produrre un elenco di deputati candidati (per poter essere aggiunti alla scheda elettorale i nuovi partiti devono pagare un deposito di 11.250 € e raccogliere un totale di 580 firme tra i 19 distretti elettorali dei Paesi Bassi e nelle Antille).

Il leader del partito è di solito in testa alla lista, mentre l’ultimo è spesso una celebrità o un volto noto in qualche campo, che vuole mostrare il suo sostegno per il partito. Questa posizione cerimoniale è conosciuta come il lijstduwer.

Per votare prima cercate il partito di vostra scelta, quindi riempite il cerchio che si trova accanto con una matita rossa; ci sono stati tentativi di introdurre il voto elettronico nei Paesi Bassi, ma le accuse di frode e varie questioni relative alla privacy ne hanno rallentato lo sviluppo.

I Deputati vengono scelti in base al loro posto nella lista. Tuttavia, se un deputato più in basso nella lista ottiene molti voti di preferenza – più del 25% della quota elettorale, uscirà  dell’elenco e guadagnerà un posto in parlamento, spingendo qualcun altro fuori.

Cosa succede dopo?

Decine di partiti possono comparire sulla scheda elettorale, ma solo quelli che riusciranno a battere la quota elettorale si aggiudicheranno un seggio parlamentare; la quota elettorale viene calcolata dividendo il numero complessivo dei voti espressi per i 150 parlamentari. Nelle ultime elezioni è stata di 62.828, in questo modo un partito che racimolava quei voti era sicuro della presenza di un seggio in parlamento.

Eventuali voti rimanenti sono divisi secondo una formula molto complicata, ed alcuni partiti accettano di trasferire i loro voti in eccesso ad un altro partito, in modo che possano beneficiare di un sostegno supplementare e vincere un seggio.

Una volta che la situazione si è stabilizzata, il Parlamento – i neo-eletti 150 deputati – terrà un dibattito sui risultati e selezionarà un informatore – uno statista anziano che guardi a possibili coalizioni di governo nei giorni dopo le elezioni generali. L’informatore avrà colloqui con i leader di partito per cercare di trovare potenziali partnership.

Accordo

Una volta che una potenziale coalizione è stata identificata, l’informatore nomina un formatore, di solito il leader del partito più grande. Sarà poi lui (dei grandi partiti nessuno ha una leader femmina)  a cercare di trovare un punto di incontro per elaborare un accordo di coalizione.

Questo può richiedere mesi, durante i quali i nuovi parlamentari hanno a che fare con i ministri facenti solo funzione di custodia. Quindi nulla viene veramente fatto e il paese sembra funzionare perfettamente.

Una volta che il nuovo governo è stato finalizzato, pubblicherà il suo regeerakkoord – un documento che illustra tutti i piani che il nuovo governo ha concordato. Questo è di solito un miscuglio di compromessi politici più una miriade di nuove politiche, per cui nessuno ha mai votato, ma che sembrano adattarsi al nuovo stato d’animo.

Fonte:DutchNews.nl

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