lI 25 Novembre, si è svolto all’Istituto Italiano di Cultura di Amsterdam un incontro dal titolo “ La Vita Animata ”, in collaborazione con il network Italian Professionals Netherlands

3 eccellenze italiane

Il 25 Novembre, in una sala completamente gremita di animatori professionisti, appassionati del settore e studenti che partecipano ai corsi di lingua italiana or ganizzati dallo stesso istituto, si è svolto all’Istituto Italiano di Cultura di Amsterdam un incontro dal titolo “ La Vita Animata ”, in collaborazione con il network Italian Professionals 

Netherlands,fondato nel 2009 a l’Aja. In questo interessante incontro/dibattito, 3 esponenti dell’eccellenza italiana nel campo dell’animazione hanno raccontato il percorso della loro crescita artistica, che li ha portati verso un notevole successo professionale. Obiettivo raggiunto a costo di duri sacrifici, ma anche grazie al talento che la creatività italiana riesce a far emergere sia quando gli artisti rimangono in Italia, sia quando esplorando nuove opportunità lavorative si recano all’estero. Come spesso succede, anche nel campo dell’animazione i giovani  talenti italiani sono riconosciuti dai “veterani” e portati all’attenzione delle scuole e delle aziende più famose.

Sarah Arduini

Dopo l’introduzione della Direttrice delll’Istituto Italiano di Cultura di Amsterdam, Dott.ssa Carmela Callea, la moderatrice Tess Martin (un’esperta del settore animazione) ha invitato la giovane professionista Sarah Arduini a parlare del suo lavoro.

Sarah, che attualmente lavora come Character Animator per la Industrial Light and Magic (l’azienda che ha creato gli effetti speciali per Guerre Stellari, Harry Potter, Jurassic Park e molti altri film di successo) ha condiviso con noi la sua esperienza di vita, raccontando come in pochi anni, dopo una laurea in informatica, è passata da semplice autodidatta di strumenti di animazione all’importante compito di animare i personaggi che vediamo nei film blockbuster, come Il Libro della Jungla, in cui il lavoro di Sarah per l’animazione di alcuni degli animali del film (l’orso Baloo, la tigre Shere Khan e la pantera Bagheera) ha contribuito all’assegnazione dell’Oscar per gli effetti speciali nel 2017. Dalle parole di Sarah si evince come le opportunità di lavoro per i giovani professionisti italiani siano notevolmente aumentate con la globalizzazione e come ci sia la necessità di adeguarsi al mercato cooperativo dell’entertainement che trae vantaggio sempre di più dalla creatività e professionalità italiana, e che potrebbe portare delle ottime opportunità anche in Italia, se in futuro si creassero le giuste condizioni.

Sarah per l’animazione di alcuni degli animali del film (l’orso Baloo, la tigre Shere Khan e la pantera Bagheera) ha contribuito all’assegnazione dell’Oscar per gli effetti speciali nel 2017. Dalle parole di Sarah si evince come le opportunità di lavoro per i giovani professionisti italiani siano notevolmente aumentate con la globalizzazione e come ci sia la necessità di adeguarsi al mercato cooperativo dell’entertainement che trae vantaggio sempre di più dalla creatività e professionalità italiana, e che potrebbe portare delle ottime opportunità anche in Italia, se in futuro si creassero le giuste condizioni.

Cesare Davolio

L’incontro è proseguito con la presentazione di Cesare Davolio, docente di Illustrazione e Animazione al Willem de Kooning Academy of Art and Design di Rotterdam, Paesi Bassi. Cesare, che ha prodotto numerosi lavori d’impegno sociale, per esempio per Amnesty International, ci ha raccontato di come la sua coscienza civile è stata fortemente inspirata dal rapimento di Aldo Moro, accaduto quando Cesare aveva 14 anni. Quell’episodio lo aveva spinto a creare un CD-ROM contenente alcuni disegni ed animazioni frutto di una ricerca personale sull’esperienza di Moro, e lo ha poi portato a continuare nella sua carriera inizialmente come freelance ad Amsterdam, con una serie animata commerciale per bambini, e poi con un orientamento sempre più deciso verso l’impegno sociale, con lavori anche personali che tendono a risvegliare la coscienza civile dei cittadini rispetto ai problemi come l’immigrazione e la guerra. A parte il suo lavoro di insegnamento, attualmente Cesare è impegnato con il lancio di un progetto artistico ad Amsterdam, che vedrà la luce a Settembre 2018, incentrato sulla biografia di una donna che durante la seconda guerra mondiale diede rifugio nella sua casa ad un ragazzo ebreo in fuga dai nazisti. Sta inoltre producendo una serie di illustrazioni per la rivista Men’s Health e un’animazione per la sigla di una serie televisiva olandese.

Virgilio Villoresi

Infine, il variegato pubblico dell’Istituto Italiano di Cultura ha potuto ascoltare l’interessante intervista di Tess Martin a Virgilio Villoresi, che ha mostrato alcuni filmati prodotti per grandi firme di moda. Il genio di Virgilio trae ispirazione dai primordiali trucchi cinematografici del grande Georges Méliès e di altri importanti nomi del cinema sperimentale degli anni 50, specialmente dell’est europeo. Virgilio dà vita ad animazioni stop-motion servendosi di oggetti reali che, fotografati con una serie enorme di scatti seguendo una logica di movimento, direzione e cambiamento, in fase di montaggio danno l’illusione di prender vita davanti ai nostri occhi. I suoi lavori hanno piacevolmente sorpreso il pubblico per la loro efficacia e per la tecnica completamente artigianale utilizzata. Quest’ultima piace molto ai suoi clienti perchè riflette il carattere autentico e sartoriale degli oggetti che promuove. Una caratteristica che rende il lavoro di Virgilio unico è la sua tendenza all’improvvisazione, che tutti gli artisti veri hanno nel cuore e nella testa, e che rende l’estro italiano in campo artistico un successo in tutto il mondo. Tra tecnica e arte, Virgilio ci ha fatto sognare e ci ha fatto ritornare la voglia di giocare con pupazzi e bambole, magari animandoli con l’aiuto della macchina fotografica.

La Dott.ssa Callea ha chiuso l’evento ricordando come geni del calibro di Carlo Rambaldi (il creatore di E.T.) nel recente passato e ora i nuovi professionisti dell’arte italiana come Sarah, Virgilio e Cesare, danno un moderno significato al lavoro degli antichi maestri come Michelangelo, che hanno sempre reso famosa l’arte italiana nel mondo.

 

Vincenzo Toscani

 

 

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