Carmen Van den Bergh, docente di Letteratura Italiana presso l’università di Leiden, ha intervistato l’autore Ilja Leonard Pfeijffer. L’incontro, promosso dall’Istituto Italiano di Cultura di Amsterdam, l’Università di Leiden, e la società Dante di Leuven, ed il Werkgroep Italiëstudies, si è tenuto il 29 marzo.

 

Ilja Leonard Pfeijffer, è un poeta, scrittore e drammaturgo nato e cresciuto nei Paesi Bassi. Qualche tempo fa ha deciso di trasferirsi in Italia. A Genova. E inevitabilmente, la sua vena artistica ha assorbito tutto ciò che questa scelta ha comportato.

Nel 2013 pubblica La Superba un romanzo unico nel suo genere, in cui realtà e fantasia di un Ilja ora reale ora fittizio si mescolano sullo sfondo di una Genova che grida tutta la sua veridicità.

Il romanzo è stato tradotto nel 2018 da Claudia Cozzi, per la collana nutrimenti.

Durante l’intervista, Carmen Van den Bergh ha chiacchierato con Pfeijffer della sua vita in Italia, de La Superba, e di un concetto molto interessante, riportato nel libro. E cioè quello del come si deve. Ma che significa “come si deve”? Semplicemente, “come deve essere”. La cultura italiana viene descritta da Pfeijffer con una sorta di velo mistico di ammirazione. Persino il rituale della partita domenicale alle tre assume un’aria di sacralità. “Come si deve” vuol dire come si è sempre fatto, e questo si applica al cibo, ma anche alla vita comune.

Umanità è la parola chiave della produzione di Pfeijffer. Quindi, gli uomini, la loro realtà, sono al centro della storia. Così come le passioni, cambiamenti, abitudini, paure, disagi, ma anche desideri inconfessabili.

Durante l’incontro, un’artista ha ritratto sul momento Pfeijffer mentre parlava, garantendo all’intera intervista una veste originale e culturalmente stimolante.

Aspettiamo con ansia i prossimi incontri tra la cultura in lingua italiana e quella nederlandese. Questa unione è proprio il simbolo di ciò che ci arricchisce di più: la diversità. La bellezza della letteratura può donarci esperienze indimenticabili. Assistere a quest’intervista, è stata una di quelle.

 

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