Il 27 aprile si è celebrato il Giorno del Re (Koningsdag), in occasione del cinquantatreesimo compleanno di Re Willem-Alexander. La principale festa nazionale olandese non si è potuta, ovviamente, svolgere nel modo consueto. Le norme di sicurezza hanno trasformato quella che è una delle giornate più sopra le righe della tradizione olandese in un’esempio di perseveranza collettiva. Ecco cosa è successo nel Giorno del Re.

Il discorso del Re

Il Re ha tenuto un discorso di quattro minuti da Huis Ten Bosch, il palazzo reale dove si trova con la moglie e le tre figlie. Re Willem-Alexander ha espresso il suo dispiacere per non essersi potuto recare a Maastricht. È infatti tradizione che la famiglia reale vada in visita in  differenti parti del paese ogni anno, dove si tengono le principali celebrazioni. Quest’anno è stata invece l’occasione per il Re di esortare i cittadini a perseverare nel rispetto delle misure anti Covid-19, in modo da continuare sulla linea di miglioramento attuale. “Non possiamo lasciare che il virus prenda il sopravvento, quindi continuiamo così, anche dopo questo Giorno del Re”, ha detto durante il discorso.

Celebrazioni nel rispetto delle regole

Le autorità si sono sentite abbastanza rassicurate dal comportamento della popolazione. Durante il Giorno del Re, fino alle 16:00, sono state fatte 65 multe per violazione del distanziamento sociale, un numero relativamente basso. Tra queste, ben 48 a Oud-Beijerland nella provincia del Zuid-Holland, dove si è celebrato Luilak, una tradizione che consiste prevalentemente nel radunarsi al mattino e fare baccano per svegliare chi ancora sta dormendo. A parte questi episodi, comunque, si può dire che il Giorno del Re si sia svolto in tranquillità e nel rispetto delle regole. In particolare, sono positivi i dati relativi alle fasce più giovani, il cui comportamento in questi termini è decisamente migliorato in confronto a qualche settimana fa.

Fonti:

dutchreview.com, nltimes.nl, dutchnews.nl

 

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