Quando tutte le attività commerciali riapriranno e le restrizioni dovute al Coronavirus si allenteranno, dovremo fare i conti con una realtà non esattamente uguale a come ce la ricordavamo. Nonostante le decisioni governative, il virus non sparirà dall’oggi al domani, quindi alcune misure saranno ancora necessarie. Una di queste è sicuramente il social distancing sui mezzi pubblici. In che modo i Paesi Bassi affronteranno l’aumento degli utenti e la necessità di mantenerli a distanza di sicurezza? Ebbene, come molti problemi sorti a causa della pandemia, probabilmente con un’app.

L’aumento delle persone che hanno bisogno di prendere i mezzi pubblici non è previsto a breve. A maggio riapriranno le scuole primarie, ma questo non dovrebbe incidere troppo sull’affollamento di treni e bus. In ogni caso, la distanza obbligatoria di 1,5 metri tra le persone significa che i mezzi potranno essere riempiti solo per il 25%, causando difficoltà logistiche ed economiche nel prossimo futuro. Per questo il Ministero delle Infrastrutture è al lavoro per trovare preventivamente una soluzione.

Social distancing sui mezzi pubblici: il Ministero lavora ad un’app

Un gruppo di lavoro composto da membri del Ministero delle Infrastrutture, delle società di trasporto pubblico e delle organizzazioni dei passeggeri è alla ricerca di possibili soluzioni. Una è un’app di prenotazione, che assicura che lo spazio negli autobus e nei treni sia ben distribuito. Un sistema simile è utilizzato già in Danimarca, e il gruppo di ricerca lo sta esaminando attentamente. Ma il Segretario di Stato Stientje van Veldhoven ha attenuato le aspettative sulla rapida introduzione dell’app, che permetterebbe di prenotare il proprio posto sui mezzi pubblici. Perché? Perché bisogna prima decidere chi avrà la priorità di salire sui mezzi. E ovviamente, chi controllerà che una persona rientri davvero nella lista dei passeggeri prioritari.

Sono stati presi in considerazione anche orari di viaggio speciali per gruppi vulnerabili e un divieto di viaggio non necessario. Quest’ultima misura, come quella dell’app, implica che la capacità dei mezzi resterà limitata. “Lasciar funzionare tutti i treni e gli autobus, mentre possiamo trasportare al massimo un quarto dei viaggiatori, costerà una fortuna. Lo Stato dovrà colmare finanziariamente questo divario.” – afferma Pedro Peters, presidente dell’associazione OV-NL. Inoltre, dovranno essere fatte delle scelte su chi può viaggiare e quando. Le compagnie di trasporto non vogliono determinarlo da soli: ritengono che se si dovrà proibire a qualcuno di salire sui mezzi, questo sarà compito dello Stato, non loro.

Il Ministero sta comunque esaminando anche se è possibile escludere il trasporto pubblico dalla regola del metro e mezzo, ad esempio rendendo obbligatorie le mascherine. Ma per ora, riguardo a questa misura un po’ azzardata, si attendono i consigli di RIVM.

Fonte:
nos.nl

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