Ricorre oggi l’anniversario della nascita dell’Olandese Willem Einthoven, fisiologo, inventore e vincitore del premio Nobel per la medicina.

Willem ricevette il premio Nobel per la medicina nel 1924 grazie alla “scoperta del meccanismo dell’elettrocardiogramma”. Questa menzione, infatti, faceva rifermento alla sua più grande scoperta per cui oggi, orgogliosamente, lo ricordiamo. Il 1903 è l’anno in cui l’elettrocardiografo (ECG) viene reso noto.

LE ORIGINI E IL SUO GENIO

È il 21 Maggio 1860 e siamo a Semarang, una città portuale situata nell’isola di Giava in Indonesia, quando nasce Willem Einthoven, da Jacob Einthoven e da una donna olandese figlia di un direttore fiscale del Semarang.

Willem studiò medicina ad Utrecht e, molti tra gli scienziati più illuminanti, riconobbero la sua bravura e il suo genio. Nel 1885 conseguì il dottorato in medicina che avvalorò la sua posizione nel mondo accademico tanto che gli venne affidata la cattedra di fisiologia a Leida rimasta vuota lo stesso anno. Einthoven continuò a studiare istologia e anatomia per ottemperare al meglio i requisiti del suo ruolo da docente.

Studiava per passione, non per compenso o per fama, tutto ciò che faceva aveva un solo scopo: la conoscenza. Nessuno dei suoi studi fu vano, tutto lo avrebbe portato alla sua scoperta più grande. Non fu mai un grande uomo d’affari, né un’intraprendente e spericolato uomo ottocentesco. I suoi viaggi si limitavano a tre settimane estive di luglio che trascorreva al mare insieme alla famiglia. Non mancò quasi mai agli incontri della Facoltà di medicina di cui diventò successivamente rettore. Non fu mai interessato a nient’altro che non fosse la scienza e l’obbligo interiore verso la sua passione: anche i viaggi all’estero erano esclusivamente condizionati dalla partecipazione a congressi e conferenze internazionali. Un vero esempio di rettitudine e dovere, un uomo geniale, schiavo di sé stesso e non del denaro.

I PRIMI STUDI E LE SCOPERTE: IL TRIANGOLO DI EINTHOVEN

I primi risultati dei suoi studi furono relativi alla vista e alla respirazione: molto di ciò che si conosce adesso lo dobbiamo ai suoi esperimenti e alle sue formulazioni teoriche. Non mancò il successo così come non mancarono le critiche; Grossmann, infatti, fu uno dei più critici nei suoi confronti. Willem non rispose mai, né a critiche né a provocazioni. Il modo più logico e onesto per lui era sperimentare e rispondere attraverso le sue deduzioni logiche.

Il fratellastro di Einthoven, Willem de Vogel, per la stesura della sua tesi di dottorato, scelse uno degli argomenti proposti proprio da Einthoven: l’attività elettrica cardiaca. Entrambi iniziarono a studiare il caso, de Volge sperimentando la teoria di Augustus Desiré Waller ed Einthoven provando a migliorare gli apparecchi usati da A.D. Waller e correggerne gli errori.

In uno dei più famosi articoli pubblicati, Einthoven spiega con illustrazioni pratiche la sua teoria chiamata il “triangolo di Einthoven” ovvero il principio fisiologico dell’elettrocardiogramma, l’apparecchio che registra l’attività elettrica del cuore. La pubblicazione risale al 1913 e risulta essere la sua scoperta più prestigiosa e più famosa.

Nel 1927, all’età di 67 anni, Willem Einthoven, morì a causa di un tumore e venne seppellito ad Oegstgeest vicino Leida. Per lui vari onori, ma sicuramente il più particolare fu quello di intitolare a suo nome un cratere della Luna.

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