Durante la conferenza stampa del 21 aprile 2020 il primo ministro Rutte ha esteso le principali misure del lockdown al 19 maggio e ha introdotto due principali decisioni: l’estensione del divieto ai grandi eventi fino all’1 settembre e la graduale riapertura delle scuole a partire dall’11 maggio.

Nuove misure del governo: oltre 1100 festival cancellati

Per un paese dove la stagione estiva è all’insegna dei festival musicali, la cancellazione di tutti gli eventi fino a settembre è un grande colpo: sono oltre 1100 i festival cancellati.

Tra i grandi eventi più noti che saranno cancellati, ricordiamo il Pinkpop a Landgraaf, il Parkpop di L’Aia, il North Sea Jazz Festival di Rotterdam, la Tilburgse Kermis, il Zwarte Cross festival, la Nijmegen Vierdaagse, la Sail Amsterdam e il Lowlands festival di Biddinghuizen.

Nonostante le misure di supporto introdotte dal governo, Willem Westermann dell’associazione VVME afferma che sono migliaia i posti di lavoro minacciati e che parte del settore crollerà, anche se le misure di aiuto venissero ampliate.

Anche l’organizzatore di eventi MOJO ha definito la nuova estensione un disastro, nonostante fosse prevedibile: “Abbiamo chiesto chiarezza e l’abbiamo ottenuta, ma ora è definitivo ed è un duro colpo. Questo vale per l’intero settore: fornitori, luoghi di diffusione della musica, artisti, e così via”.

C’è anche da fare i conti con i rimborsi dei biglietti e la riprogrammazione. “Capiamo che ora avete tutti i tipi di domande”, hanno detto gli organizzatori di Zwarte Cross, promettendo di portare chiarezza nei giorni successivi. “Quindi, per favore, aspettate ancora un po’ prima di inviare e-mail, chiamate e messaggi”. Questo evento era già sold out.

Le reazioni sulla riapertura delle scuole

L’annuncio sulla riapertura delle scuole a partire dall’11 maggio è motivata dall’idea che i bambini avrebbero un ruolo relativamente piccolo nella diffusione del virus. La decisione ha sconcertato gli insegnanti: “la sicurezza del personale docente non è sufficientemente garantita, soprattutto in un settore in cui molti insegnanti hanno più di 50 anni”, ha dichiarato l’Unione degli insegnanti, LIA, al Telegraaf. Il gruppo vorrebbe che gli insegnanti potessero decidere autonomamente se correre il rischio. La riapertura inizierà con alternanza di insegnamento in loco e a distanza, ma i dettagli pratici saranno decisi nelle prossime settimane dalle singole scuole.

Il consiglio delle scuole elementari PO-Raad ha dichiarato di sostenere la decisione di aprire le scuole nonostante il rischio. “Con un attento monitoraggio da parte del governo dovremmo essere in grado di farlo. I consigli d’istituto saranno comunque responsabili e li esortiamo a usare il buon senso per decidere cosa è e cosa non è possibile”. Nel frattempo, ci si organizzerà anche per la riapertura delle scuole superiori, attualmente prevista al 2 giugno.

 

E voi, cosa ne pensate delle nuove misure?

 

 

Fonti: dutchnews.nl, nltimes.nl

 

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