RadioPizza rincontra una vecchia conoscenza, Giacomo Lariccia, in occasione del lancio del suo nuovo album “Ricostruire” Sabato 11 Marzo al Cellule 133 a Saint Gilles, Bruxelles.

Giacomo Lariccia è un cantautore che lascia l’Italia e trova l’America in Europa. Dopo aver percorso in autostop le autostrade d’Europa, chitarra in spalla, Giacomo Lariccia si innamora di Bruxelles dove vive e produce musica da anni.

RadioPizza: L’ultima volta che ci siamo visti, presentavi il tuo disco “Sempre Avanti” all’Istituto Italiano di Cultura, tre anni fa. Cosa è successo in questi tre anni? Cos’è successo tra “Sempre Avanti” e “Ricostruire”?
Giacomo Lariccia: Abbiamo suonato molto, con “Sempre Avanti” siamo andati fino in Sud America e fatto un tour europeo: Inghilterra, Francia, Italia… Ci sono stati nuovi stimoli, nuove influenze, tanta musica ascoltata che mi ha portato a scrivere questi pezzi che sono entrati in “Ricostruire”, disco completamente diverso dal precedente. E questa sera lo abbiamo fatto sentire qui a Bruxelles.
RP: Ricordo che tanti anni fa nella tua canzone “Scendo Pedalando”  parlavi della nuova generazione di immigrati e cantavi degli expat, poi con “Sempre Avanti” sei tornato un po’ indietro nella storia dell’immigrazione italiana parlando dei minatori, dell’immigrazione del secondo dopo guerra.. invece con questo disco scavi dentro te stesso…lo hai descritto come un viaggio nella fragilità.
GL: È sempre un viaggio anche questo disco, ma un viaggio nell’intimità, un viaggio immobile. Non è stato facile scegliere questo argomento perché mi espone molto, però ho detto “perché no?, la sincerità è la cosa migliore anche nella musica per cui chi ascolterà le canzoni riuscirà a percepirla”. Forse questo è il più grande cambiamento, si parla di temi di cui non avevo mai trattato prima, come l’amore, di cui tutti cantano mentre io non ero mai riuscito a scriverne, non avevo mai fatto entrare una canzone d’amore in un disco e questa volta invece sì.

RP: Sei stato ispirato un po’ da quello che è successo in ultimi anni, quando parli di fragilità parli di fragilità della natura, dell’amore, della società brussellese sconvolta attentati….
GL: Ho parlato con un po’ di persone per scavare questo concetto di fragilità ed è una questione che ritorna, che risuona in tanti.. forse è causata dal periodo in cui stiamo vivendo, il mondo in cui viviamo che sta avendo degli scossoni, dei terremoti così forti e non solo fisici, ma a livello internazionale, a livello di relazioni tra gli Stati dell’Europa, che sembra si stia sciogliendo al sole. Questo comporta anche una fragilità interna, una fragilità del proprio equilibrio, delle relazioni con le altre persone,  una fragilità dell’amore dell’amicizia e del proprio essere.
RP: “Ricostruire” è anche il titolo della canzone che hai lanciato come singolo con il tuo ultimo videoclip, vuoi parlarci di questa canzone in particolare?
GL: “Ricostruire” è quello che logicamente segue la fragilità: il fatto di avere così tanti dubbi in qualche modo non può portare ad abbandonarsi a se stessi e a lasciarsi, ma a ricostruirsi e in qualche modo ad uno slancio verso l’avanti. Quindi c’è una positività, ma è una prospettiva completamente diversa da quella dei miei lavori precedenti.
RP: Nei tuoi dischi precedenti c’erano dei messaggi molto positivi, molto energici, anche il modo di cantare molto sprint, qui invece c’è un tono più caldo..
GL: Sì, la voce è molto diversa, nel senso che è spinta molto ai limiti anche verso tonalità difficili per me da cantare, che io riesco a cantare solo con un filo di voce a volte, ed è forse il modo migliore per cantare la fragilità.
RP: Diciamo c’è stata anche un’evoluzione artistica e vocale..
GL: Sì, anche seguendo tante persone, artisti e musicisti.
RP: Questo disco di primo acchitto può sembrare pessimista, è così?
GL: Non è un disco pessimista, è un disco che prende atto di una fragilità che forse sto vivendo io, per cui prendere atto di un proprio essere di un proprio stato di essere non è una cosa pessimistica, anzi questo potrebbe essere proprio il modo per iniziare a ricostruirsi.
RP: Il tuo pubblico è cresciuto negli anni? è cambiato? Chi ti ascolta oggi nel 2017?
GL: Gli ascoltatori di RadioPizza probabilmente! Sono stato molto contento nel vedere il teatro pieno questa sera. La settimana prossima andremo in Francia, poi Svizzera, in Belgio, in Italia, cercheremo di portare il disco avanti e di non demotivarci, anche se il questo periodo per il mondo discografico non è dei migliori, ma noi non ci demotiviamo.
RP: Sei sempre più famoso, ricordo che il programma “L’Eredità”, ha fatto una domanda su una delle tue canzoni più famose, “Piuttosto”.
GL: Diciamolo agli ascoltatori, che se un giorno vi capitasse una domanda di Fabrizio Frizzi su una delle mie canzoni, voi ascoltando questa trasmissione potrete rispondere e guadagnare un sacco di soldi.
RP: Mi chiedo, come ti hanno trovato?
GL: Mah.. lì è nato tutto con la relazione che c’è stata con l’Accademia della Crusca che ha preso in simpatia la canzone “Piuttosto” di Sempre Avanti e l’ ha rilanciata più volte, da lì poi giornali, telegiornali e la redazione dell’eredità hanno letto qualche articolo e ha fatto questa domanda. Mi ha fatto molto ridere, anche perché essere oggetto di un quiz alle otto di sera mi sa che non mi capiterà mai più!
RP: Vuol dire che hai svoltato e sei entrato nel Walk of Fame!
GL: Esattamente, ma parliamo della signora che ha vinto un sacco di soldi, adesso la devo contattare e farmi dare una percentuale. …
RP: Tra i brani di questo disco che uscirà il 18 aprile, vuoi parlarci di qualche altra canzone del disco che ti sta particolarmente a cuore?
GL: Mi stanno tutte a cuore, quindi non farò torti a nessuna, è un disco che mi appartiene molto ed oggi risentendo le registrazioni iniziali, che ho fatto con il cellulare, le trovo somiglianti con quelle del disco, non per la qualità, ma per la stessa intenzione ed energia e la stessa voglia di trasmettere qualcosa . Mi piacciono tutte le canzoni non ne consiglio nessuna in particolare.
RP: Ora partirai in tour, sarai in Belgio, Francia Svizzera addirittura in Israele.
GL: Andremo a Gerusalemme e sono molto contento, sul sito ci sono tutte le date oppure sulla pagina facebook e tutti i social media esistenti potrete trovare le informazioni.
RP: Bene, ti ringraziamo e fai un saluto a RadioPizza!
GL: Agli ascoltatori di RadioPizza, non posso più dire Sempre Avanti ma faccio l’augurio di ricostruirs…buona serata, ciao a tutti!!

Sito Internet di Giacomo Lariccia: www.giacomolariccia.com

Intervista di Sara Primiterra
Articolo di Martina Franchi

La parte della puntata di RadioPizza Belgio del 14 Marzo 2017 dedicata a Giacomo Lariccia inizia al minuto 47:15 del podcast in alto, buon ascolto!

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