Aprire le porte di emergenza per far defluire meglio i passeggeri in partenza. È questa l’idea dei dirigenti dell’aeroporto di Schiphol per ridurre le lunghe code. La sicurezza negli aeroporti è sicuramente un tema caro a tutti, nulla da eccepire. Spesso però, sono proprio i controlli organizzati per garantire l’incolumità di tutti i passeggeri a rendere la vita dei viaggiatori un mezzo incubo: l’effetto imbuto che si crea ai metal detector, per forza di cose, causa file infinite che, in alcuni casi, possono rivelarsi fatali per chi deve prendere un volo in partenza di lì a pochi minuti. Il tutto si amplifica se i viaggiatori in transito per lo scalo sono molti, come nel caso di Amsterdam.

L’apertura delle porte d’emergenza, però, è una novità che non giungerà da sola: nelle sale d’imbarco dell’aeroporto della Venezia del nord, infatti, saranno presenti alcuni membri dello staff che si dedicheranno ai passeggeri preoccupati di non riuscire a prendere il volo a causa dei ritardi. Ritardi che, in certi casi, hanno portato i viaggiatori ad attendere anche tre ore per passare attraverso il check-in e i controlli di sicurezza.

Le misure sono state annunciate a margine di un incontro voluto da Sharon Dijksma, sottosegretario alle Infrastrutture, con l’amministratore delegato dello scalo di Schiphol Jos Nijhuis. Al meeting erano presenti anche Pieter Elbers, presidente della compagnia di bandiera olandese KLM e il direttore di Barin, Frank Allard, che rappresenta tutti i vettori che operano nell’aeroporto. La KLM, infatti, ha perso diversi milioni di euro a causa dei ritardi che si sono registrati nello scalo nel corso delle ultime settimane. Al punto che la compagnia starebbe pensando di chiedere i danni proprio all’aeroporto di Schiphol.

Lunghe code: la colpa è dell’aumento dei passeggeri

A rendere la situazione difficile per lo scalo di Amsterdam è stato sicuramente l’aumento dei passeggeri registrato negli ultimi anni: sono stati tanti i viaggiatori che hanno deciso di prenotare un aereo proprio a Schiphol. Un aumento che ha creato non pochi malumori tra i vettori che operano nello scalo: KLM, infatti, ha accusato Ryanair e EasyJet, le due famose compagnie low cost, di esserne le responsabili ed essendo il principale cliente dell’aeroporto ha preteso che lo scalo prenda provvedimenti seri.

I numeri raccolti dall’ACI (Airports Council Europe), d’altronde, parlano chiaro: a fronte di un aumento medio negli altri aeroporti europei del 6,9% di viaggiatori nel corso del primo quarto del 2017, a Schiphol si è registrato, nello stesso periodo, un netto +8,6%.

Insomma, aprire le porte di emergenza per non far scappare i passeggeri (e la KLM) sembra essere la soluzione migliore.

Fonte: Dutch News

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