L’istituto CBS ha comunicato lo scorso mercoledì che la richiesta di lavoro nei Paesi Bassi è in forte aumento. La disoccupazione è diminuita, soprattutto nel settore degli impieghi part-time.

Pochi candidati, posti di lavoro in aumento

Per la prima volta dopo la crisi del 2008, nei Paesi Bassi di parla di “surriscaldamento del lavoro”. La dichiarazione è partita dall’ufficio nazionale di statistiche CBS lo scorso mercoledì. Nel suo rapporto sull’ultimo trimestre del 2017, la CBS ha dichiarato che alla fine dello scorso anno c’erano meno di due (1,8) persone in cerca di lavoro per ogni posto vacante. Queste infatti sono aumentate di 57.000 unità nel quarto trimestre, mentre i posti vacanti erano solo 14.000 in più. Circa 29.000 persone adesso hanno un impiego.

Penuria di personale

Il mese scorso, il centro per l’impiego statale UWV ha comunicato che i settori dell’edilizia, dell’IT, dei trasporti e della logistica hanno dovuto affrontare la più grande penuria di personale. Il 60% delle aziende nel settore dell’edilizia si aspetta problemi nel riempimento di posti di lavoro durante quest’anno. Nonostante la carenza di candidati, i salari non dovrebbero aumentare molto, fa sapere Peter Hein van Mulligen, capo economista della CBS, al Financieele Dagblad. Tuttavia, le cifre della CBS sono buone notizie per chi cerca un lavoro. Van Mulligen ha affermato che coloro che hanno un lavoro hanno buone probabilità di migliorare la loro posizione. Possono farlo ottenendo ruoli più attraenti o un aumento delle ore. Il numero di posti di lavoro nei Paesi Bassi è aumentato costantemente negli ultimi quattro anni e si attesta ora a 8,2 milioni, il più alto dalla crisi! Seppure, ancora inferiore del 10% al massimo storico del 2008. Dei 500.000 posti di lavoro creati negli ultimi anni, circa la metà è costituito da contratti a tempo determinato, un settore che rappresenta ora il 10% del numero totale dei posti di lavoro.

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