Ogni terra, si sa, ha le sue tradizioni, e nei Paesi Bassi sulle tradizioni non si scherza! Infatti, ieri, come ogni primo giorno dell’anno, si è tenuto il consueto tuffo di gruppo nel mare del Nord a Scheveningen, famosa spiaggia de l’Aia. Costumi da bagno, berretti di lana e un’esplosione di arancio: ecco come i nederlandesi salutano il 2018.

Il Tuffo dell’anno nuovo: la storia

La prima volta che un gruppo di folli ed impavidi nederlandesi decise di buttarsi nel mare del Nord il primo giorno di gennaio era il 1960, il luogo, invece, era Zandvoord. Non si trattava di molta gente, agli inizi, ma, nel corso degli anni, il gruppo si è infittito.

Il luogo si è trasferito, e oggi la spiaggia più nota è Scheveningen, l’Aia, mentre il numero di partecipanti all’evento, tra tuffatori e semplici spettatori, è salito addirittura a 10.000.

 

Unox, sponsor ufficiale

Come ogni evento di massa che si rispetti, anche il Tuffo dell’anno nuovo ha un marchio che ne garantisce la riuscita. Si tratta in questo caso della Unox, nota per i prodotti in scatola come zuppe, rookworst, e molto altro. I compiti dello sponsor sono, oltre al finanziamento dell’intrattenimento e dei kit-regalo a partecipanti e spettatori muniti di biglietto, un attento controllo ai bisogni medici delle persone presenti, dunque, la messa a disposizione di un’equipe medica pronta a prestare soccorso, qualora se ne abbia bisogno.

 

1 gennaio 2018, Scheveningen, L’Aia

Sin dall’arrivo alla Centraal Station de l’Aia si avverte il brio che riempie l’atmosfera. È il primo giorno dell’anno, e questo vuol dire solo una cosa: a breve si terrà il Tuffo. Non si tratta di un tuffo qualsiasi, ma è il bagno fortunato che centinaia di nederlandesi e non solo fanno insieme sulla spiaggia di Scheveningen.

Una folla ordinata ed impaziente sale sul bus numero 9, con direzione Scheveningen Noorderstrand.

Si scende a Den Haag Kurhaus.

La spiaggia di Scheveningen è di una bellezza rara. Porta addosso il tipico fascino malinconico del mare d’inverno, eppure per un giorno dell’anno è piena di gioia. L’aria di festa è palpabile. Un’orchestrina, i cui membri indossano uniformi Unox, suona musica non proprio attuale, ma del tutto ballabile, e i turisti si affrettano a cercare un posto per guardare i coraggiosi che alle 12:00 in punto correranno senza remore sulla sabbia, per gettarsi in mare.

Da un palco, installato sulla spiaggia per l’occasione, c’è altra musica dal vivo. Una versione di “Funiculì Funiculà” in nederlandese carica la folla in maniera inaspettata, la parola d’ordine è frenesia, in un’accezione esclusivamente positiva.

Ogni tuffatore riceve un kit con dentro un berretto arancio col logo del marchio accompagnato dalla bandiera dei Paesi Bassi, una coccarda di partecipazione alla giornata ed una scatola di zuppa di piselli Unox, “la preferita dei nederlandesi!”. Ogni dettaglio è curato alla perfezione.

De Pier sulla destra, osservatori alle spalle, ecco il countdown.

Ci sono anziani, adulti, bambini piccoli e piccolissimi, persone con braccia o gambe ingessate, cagnolini che indossano berretti Unox, ragazzi con pigiami onesie travestiti da Pikachu, Chewbacca, unicorni, draghi.

7 gradi, all’esterno.

Centinaia di voci gridano assieme e l’urlo diventa uno, e tutti corrono, corrono verso il mare ghiacciato.

Il momento è arrivato, l’impatto della folla con l’acqua produce un suono tutto nuovo, e probabilmente, se la speranza avesse un rumore, sarebbe quello.

Perché il tuffo è sì una tradizione dei Paesi Bassi, ma è anche una sfida, è una prova con sé stessi, è la scelta di prendersi cose non piacevoli sorridendo, magari stupidamente, ma ogni tanto nella vita, svuotare la mente e fare una cosa sciocca non può che giovare.

E allora, prendiamoci la fortuna che ci dà questo bagno nel primo giorno dell’anno, prendiamoci i brividi, il freddo, l’adrenalina, la musica trash, la sabbia, le grida dei gabbiani, l’odore di pesce fresco e di oliebollen nei carretti, l’odore del tempo che scorre e non possiamo frenare, ma che possiamo scegliere di abbracciare senza paura. Prenderlo di petto, come le onde ghiacciate e il vento che le spinge.

Così come tutti quei pazzi, coi berretti arancio, fanno su questa spiaggia.

Buon anno a tutti, dal team di ItalianRadio.

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