Alle prossime elezioni del COM.IT.ES indette per il 3 dicembre 2021, sono state presentate tre liste (Next, Inclusiva e Unitaria Progressista) che concorreranno per il rinnovo dell’attuale Comitato degli italiani all’estero.

Next è una “lista apartitica che ha l’obiettivo di assicurare un interlocutore istituzionale forte e credibile nei rapporti con le Istituzioni locali e italiane”. La lista, composta da tredici candidati, vede come capolista l’avvocato Paola Cimegotto, segretaria del COM.IT.ES uscente, che abbiamo intervistato dalla redazione di Italian.Radio.

Da quanto tempo è in Olanda? Era a conoscenza del COM.IT.ES quando è arrivata? Come si è avvicinata a questa istituzione e perché?

La mia storia in Olanda è di lunga data, mi sono trasferita in Olanda nel 2006/2007 ma ho trent’anni di esperienza di Olanda perché, anche quando abitavo in Italia, mi sono sempre interessata di Olanda, o meglio di Pesi Bassi. Venivo qui regolarmente per vacanza, studio, cultura e poi ho incontrato mio marito, ho sposato un olandese e ho spostato la vita e anche l’attività professionale qui.

Ha subito conosciuto il COM.ITES appena è arrivata?

No, non ho subito conosciuto il COM.ITES. Ho avuto una vita prettamente olandese già integrata avendo un’esperienza di tanti anni alle spalle dove ho sempre vissuto da olandese tra olandesi. Ho conosciuto il COM.ITES dopo circa tre anni che mi sono trasferita, ho cominciato a guardare ciò che facevano. Premetto che mi sono sempre occupata di attività di beneficenza e di essere sempre, per quel che potevo, attiva per essere di supporto ai miei connazionali, questo sia in Italia che qui.

Alcuni criticano il COM.ITES poiché viene identificato come un ente anacronistico, che non funziona e poco conosciuto. Lei invece, come riportato dalla sua biografia, crede profondamente in questa istituzione, quale pensa sia il contributo concreto che il COM.ITES ha dato e potrà dare alla comunità italiana in Olanda? Come possono gli italiani entrare in contatto con il COM.ITES?

Il COM.ITES è un organo di rappresentanza degli italiani all’estero nei rapporti con le istituzioni diplomatico/consolari, ovvero l’ambasciata e la cancelleria consolare. Il COM.ITES raccoglie le richieste della comunità italiana tramite un contatto diretto, ma soprattutto anche tramite le segnalazioni che vengono dalle associazioni e dagli altri enti del territorio. Oggigiorno parliamo anche di gruppi che non sono considerati delle istituzioni o associazioni vere e proprie come i gruppi Facebook che sono gruppi di aggregazione online.

Il COM.ITES organizza delle iniziative che sono attinenti a tematiche di carattere sociale, culturale, guarda all’integrazione, alle pari opportunità.. a ciò che è considerato una necessità/problematica della comunità.

E quali sono le richieste comuni?

Considerata anche la mia professione ho visto che molte delle tematiche hanno riguardato il lavoro, non solo dello sfruttamento e di come è regolato il rapporto di lavoro in Olanda, ma anche l’aspetto del fare impresa. Noi come COM.ITES abbiamo fatto diversi convegni dove abbiamo spiegato agli italiani appena arrivati come funziona l’Olanda, perché qui c’è una mentalità diversa. Abbiamo poi affrontato la tematica dei contratti di lavoro nella ristorazione, che è un settore molto particolare, dove ci sono molti problemi dovuti anche alla non conoscenza dei diritti e dei doveri del lavoratore, e delle volte, anche alla necessità di trovare un’occupazione.

Ci sono state richieste comuni da parte della comunità italiana, soprattutto nel frangente del periodo COVID?

Si, ci siamo resi conto non solo del problema sociale di trovarsi chiusi con il lockdown all’estero, e quindi con il solo contatto da remoto con la propria famiglia, ma c’è stato anche un impatto sia a livello lavorativo che organizzativo che ha avuto delle ripercussioni anche psicologiche sul sistema famiglia. Grazie ad una rete di psicologi che ha sempre collaborato con il COM.ITES abbiamo organizzato un convegno (reperibile sul sito internet del COM.ITES o sul canale Youtube) proprio sull’impatto psicologico del lockdawn.

Abbiamo notato che l’ultima volta vi era un’unica lista candidata, mentre invece quest’anno ve ne sono tre. Cos’è cambiato? Nello specifico, cosa propone la sua lista di differente dalle altre? Perché le persone dovrebbero rivotarla?

Adesso ci sono tre liste, queste liste per essere ammesse alle votazioni devono aver ottenuto almeno 100 firme a sostegno della lista. Lo scorso COM.ITES erano presentate due liste e al momento della raccolta delle firme solo la nostra, che anche in quell’occasione era una lista civica quindi assolutamente a-partitica, ha ottenuto le firme necessarie per le votazioni.

Quello che vogliamo fare noi come Next, e per quale motivo le persone dovrebbero scegliere noi, è l’assoluta a-partiticità, il voler rappresentare la comunità italiana in tutte le sue forme, lo stretto rapporto che abbiamo con le associazioni tradizionali e con quelle che vogliamo migliorare (come i gruppi facebook). Vogliamo inoltre portare a compimento i progetti attualmente in essere, soprattutto il progetto “INSIEME”, sulla digitalizzazione e quindi la formazione dell’aiuto ai connazionali ad avere i profili SPID e capire come dal 2022 si potrà fruire dei servizi con la cancelleria consolare, così come con la pubblica amministrazione italiana. Possiamo fare tante belle iniziative però c’è bisogno di più partecipazione. Vogliamo continuare l’attenzione sul mondo del lavoro, sulle differenze sociali e su temi difficili come il femminicidio, perché è già difficile quando ci si trova in queste situazioni in patria, e quando si ci trova all’estero e non si sa a chi rivolgersi il dramma non ha confini.

Per maggiori informazioni è possibile consultare al seguente link la pagina ufficiale della lista NEXT.

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