Il campionato della pizza é un evento che si svolge all’interno dell’Italie Evenement, la fiera italiana che da 13 anni in Olanda é una vetrina per i prodotti di gusto e stile Italiani nel favoloso scenario del Castello de Haar a Utrecht.
Per il t13230115_1123319717711952_8926043225530624470_nerzo anno consecutivo, i pizzaioli in Olanda si danno battaglia a colpi di lievito madre e fior di latte, per stabilire chi di loro sia il migliore.
Il campionato è sostenuto dall’Associazione Pizzerie Italiane d’Olanda (APFL) che intende promuovere le tradizioni della pizza verace Napoletana e si propone di incoraggiare gli imprenditori di settore ad utilizzare un forno a legna classico nelle loro pizzerie seguendo il metodo tradizionale e l’utilizzo di prodotti made in Italy.
Il concorso e’ cresciuto moltissimo, sia in quantitá (24 gli iscritti alla competizione), sia in esperienza e professionalitá degli chef in gara, anche grazie al supporto di sponsor come Birra Peroni e Novitalia, azienda che importa attrezzature e prodotti per l’HoReCa rigorosamente qualitá made in Italy.
Secondo le regole del concorso, i pizzaioli portano con sé tutto il necessario per fare la pizza, compreso il loro impasto giá lievitato, in modo da riprodurre il piú possibile il proprio banco di lavoro ed eseguendo 2 pizze di cui una, obbligatoriamente, Margherita, giudicata, secondo una serie di parametri: tecnica e tempo di preparazione e lavorazione, conoscenza e scelta degli ingredienti, consistenza dell’impasto, forma (rotonda con cornicione), cottura, sapore, presentazione, e lo show (far roteare l’impasto non é da tutti a quanto pare)
É stato molto ardua la sentenza per i giudici, formata da alcuni esponenti dell’Accademia di Cucina Italiana, ai quali ha dato il suo contributo il maestro Antonino Esposito, considerato uno dei massimi esperti di pizza al mondo.
I primi 3 classificati di quest’anno sono stati:Andrea di Mangiamore
1) Pasquale Quinquennale, ristorante Villa Borghese ad Amstelveen 

2) Andrea Porco, ristorante Mangiamore ad Amsterdam

3) Francesco Donisi, ristorante Back to Basics di Haarlem
In finale sono arrivati, inoltre, i due pizzaioli di “De Pizzabakkers“, e i due de “Il Pecorino”, attivitá entrambe situate ad Amsterdam, che hanno presentato pizzaioli non Italiani.
Il bello di questa competizione, infatti é vedere che la qualitá e la concorrenza sul prodotto piú italiano che ci sia viene ormai da tante parti, con bravi pizzaioli Rumeni, Egiziani e Dominicani e persino Olandesi al 100%.Alfredo 2
Quest’anno da notare anche la partecipazione di alcune donne, come la simpatica Tiziana Misiti del ristorante O’Pazzo di Rotterdam, e Veronica Perricone per la pizzeria Pizza Pazza di Bunschoten.
Colpisce anche la dedizione dei giovanissimi come il ventenne Stephan Lex per la pizzeria “Da Gigi” a Venendaal, Olandese di origine italiana supportato da un orgoglioso papá. Da segnalare Massimo Marrancone per la pizzeria Pastanini di Den Haag, ed Alfredo Scanzano della “Trattoria Buon Gusto” che ci hanno colpito per le loro pizze fantasia.Massimo

Una classica salsiccia e friarielli per Massimo ed una innovativa Yin e Yang per Alfredo che ha impastato due tipi di farina di cui una al carbone vegetale e con codimento mari e monti.

Di ottimi pizzaioli sicuramente ce ne saranno molti altri. Speriamo partecipino nelle prossime edizioni, affinché l’attenzione sulla qualitá del made in Italy cresca sempre di piú, con i grandi professionisti che si mettono in gioco.

pizza tricolore
Di sicuro adesso sappiamo dove poter mangiare una vera pizza in Olanda, ed evitare di finire in una di quelle catene pseudo Italiane, in cui pur essendo presente il forno a legna, sono assenti peró i pizzaioli.
Buon appetito

 

 

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