Ancora una volta Amsterdam si proclama capitale all’avanguardia nel settore hi-tech.

Innovazione e creatività. Sono queste le parole chiave per la costruzione e la “riqualificazione” delle città del futuro. E questi sono gli ingredienti principali che hanno spinto MX3D, una società di sviluppo e ricerca nel campo della tecnologia e della robotica di Amsterdam, a ideare il progetto MX3D Bridge.

Progetto grazie al quale potremmo, prossimamente, camminare su un ponte d’acciaio fatto di materiali sintetici, sostenibili e resistenti; stampati rigorosamente in 3D e assemblati tramite l’uso di robot che, al posto di operai in carne ed ossa, monteranno materialmente il ponte.

Questo progetto è riuscito, da subito, a ottenere aiuti e finanziamenti da diversi partner: da Heijmans ad Arcelor Mittal passando per Lenovo e la TU di Delft. Senza dimenticare la Municipalità di Amsterdam.

L’artefice del progetto MX3D Bridge si chiama Joris Laarman. Un giovane che si dice fortemente convinto di come la produzione digitale stia rivoluzionando il mondo del lavoro tradizionale, ma anche la società in generale. Ma non tutto è perduto: Laarman pare sia riuscito a coniugare metodi di produzione tradizionali e nuove forme di tecnologica digitale e robotica grazie al supporto tecnico di esperti del software, ingegneri e artigiani.

I lavori per la costruzione del ponte sono iniziati da tempo: precisamente nell’Ottobre 2015. Una volta terminata, speriamo a breve, l’opera urbanistica sarà installata sul canale capitolino Oudezijds Achterburgwal.

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