L’Olanda, a volte, non è come sembra. Secondo un sondaggio condotto da tre organizzazioni per studenti internazionali nei Paesi Bassi (LSvb, ISO e ESN), sono sempre più i giovani delusi che fanno fatica ad adattarsi nel contesto nord-europeo. Il 75% non si sente a casa, ma escluso dalla vita sociale e in difficoltà nello stabilire relazioni con i coetanei del luogo.

Dall’estero si ha spesso la percezione che il Paese dei tulipani incarni i più alti valori di civiltà, libertà ed emancipazione. Vero, per molti aspetti, ma trasferirsi a vivere in queste zone può non risultare tanto entusiasmante quanto visitarle, ed innamorarsene, durante una breve vacanza.

E’ quanto emerso da una ricerca condotta su 1.002 studenti stranieri che hanno lamentato le avversità quotidiane che accompagnano la loro vita di “expats”. Tra queste, la difficile integrazione con la gioventù olandese e l’alienante ricerca di un alloggio.

“Senza offesa, non affittiamo ad internazionali”

Trovare casa nei Paesi Bassi è un obiettivo estenuante, che per molti tarda mesi prima di essere raggiunto. Oltre ai prezzi, decisamente al di sopra di un normale budget da studente, sono le stesse strutture abitative a scarseggiare. Il tutto si complica se si è stranieri: Nei gruppi di Facebook, un’altissima percentuale di annunci contiene come prima battuta la dicitura in maiuscolo “SORRY, NO INTERNATIONALS”, il che rende il primo approccio con l’ Olanda decisamente negativo.

Anche la lingua è un problema

Nei Paesi Bassi tutti comunicano in maniera impeccabile attraverso l’inglese. Vero, ma a quanto emerge dalle ricerche, la barriera linguistica è considerata un ostacolo al già arduo processo di socializzazione con gli autoctoni. Si è tentato di creare corsi gratuiti di lingua olandese, così come progetti che stimolassero la collaborazione tra stranieri e locali. Ma le differenze culturali sembrano prevalere e la situazione attuale vede gli interazionali fare gruppo tra loro, per formare un ambiente quanto più “cozy” (“accogliente”, parola molto cara agli olandesi) possibile, mentre il popolo dei biondi spilungoni continua la propria vita quasi incurante del variegato contesto esterno.

L’Olanda  offre molte occasioni accademiche e lavorative, rappresentando un ottimo trampolino di lancio per brillanti carriere, il che spiega l’aumento a 90.000 del numero degli studenti internazionali. Ma, se dopo aver terminato gli studi, il 61% (ricerca di Elsevier magazine ) decide di andarsene per difficoltà sociali “escludenti e stressanti”, vuol dire che a livello umano ci sono ancora molti passi da compiere.

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