I pepernoten, piccoli e rotondi biscotti molto speziati, sono il must culinario di questo periodo a cavallo tra novembre e dicembre. Emblema della tradizione di Sinterklaas, scopriamo oggi la loro storia, risalente addirittura al XVI secolo.

La storia

Nel XVI secolo, assieme a Sinterklaas nacquero questi dolcetti tanto amati da grandi e piccini. Il loro scopo, oltre che ludico, era anche educativo. I bambini buoni, infatti, venivano premiati dalle famiglie con un regalo e un sacchetto di pepernoten. E divennero un incentivo perché i cosiddetti “bambini cattivi”, pur di ottenerne una manciata, si comportassero bene. In molti casi, queste prelibatezze ottennero il risultato desiderato.

Su dipinti e testimonianze scritte, risalenti a quel periodo storico, possiamo vedere coi nostri stessi occhi lo stadio primitivo dei biscottini, e l’amore che la popolazione vi ha sempre investito nel produrli e nel donarli.

La loro forma non era come quella rotonda a cui oggi siamo abituati. Erano quadrati, più simili a pezzettoni di biscotto, e il loro sapore era simile a quello dell’ontbijtkoek (il dolce della colazione, dalla consistenza decisamente più morbida, rispetto a quella di un biscotto imbustato). Pepernoten del genere vengono tutt’oggi definiti “originali”, oppure “old school“.

Le spezie-speculaas

I pepernoten a noi contemporanei vengono realizzati con le cosiddette “spezie-speculaas“. Non a caso, il loro secondo nominativo è “kruidnoten“, cioè: noci speziate, per la forma arrotondata e per il sapore. Le “spezie-speculaas” provengono dall’estremo oriente, dove, più di 300 anni fa, i marinai entrarono in contatto con aromi quali pepe, cannella, noce moscata, zenzero e chiodi di garofano. Il loro connubio diede vita alle “spezie-speculaas”. La ricetta per i “kruidnoten” venne inserita nei libri di cucina a partire dal IX secolo.

La diffusione

Ma perché, oggi, i pepernoten sono così duri? Perché fosse più facile lanciarli in giro! Tuttavia, prima del IX secolo, non c’era affatto l’ormai consolidata tradizione del lancio dei pepernoten. Quest’abitudine nacque assieme all’arrivo in carne ed ossa di Sinterklaas, che fino a quel momento, non era mai andato a visitare, personalmente, i bambini olandesi. Sinterklaas e Zwarte Piet, infatti, nei secoli XVI, XVII e XVIII si occupavano dei doni nelle maniere più misteriose.

Il 6 dicembre, i bambini cercavano un regalo nei posti più impensabili, poiché sapevano che i loro beniamini erano andati a nasconderli la notte precedente. Da solo, Sinterklaas non avrebbe potuto occuparsi di tutto, ma coi suoi Pieten riusciva nell’impresa.

Dunque si può parlare di pepernoten, veri e propri, solo da quando Sinterklaas appare di persona?

Pepernoten&Sinterklaas

Intorno al XVIII secolo, il pepernoot era uno spuntino molto comune. Veniva gustato durante tutto l’anno, non c’era un periodo più o meno adatto. Ma assieme a Sinterklaas raggiunse la sua notorietà, perché?

La risposta è davvero molto semplice: divenne una tradizione. Senza un vero motivo, assieme a Sinterklaas e agli Zwarte Pieten, i pepernoten e il loro relativo lancio alla folla furono una conseguenza naturale.

Piccole curiosità storiche

Il primo negozio di Pepernoten venne aperto ad Amsterdam, nella Van Woustraat, e il suo nome è “De winkel van de Pepernoten“, “Il negozio dei Pepernoten”. Molto famoso è anche il “Pepernoten Fabriek” di Delft, i cui prodotti sono oggi reperibili in tutti i Paesi Bassi. Non vi troverete solo i classici pepernoten, ma potrete scegliere tra molte varianti speciali, come il gusto cappuccino, yogurt, arancia, ed anice stellato.

C’è anche un pizzico di romanticismo, in questa storia: gli innamorati solevano modellare, con l’impasto dei pepernoten, delle bambole da donare alla persona amata, durante il periodo di Sinterklaas. Se l’omino di pan di zenzero veniva accettato, si poteva esser certi della reciprocità dell’amore.

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