Nella quarta puntata del Servizio Civile Radio affronteremo  nel vademecum l’Huurcommissie olandese per quanto riguarda il problema degli affitti.

Il cammino dei migranti lungo la Western Balkan Route sarà il racconto, che  attraverso la testimonianza di Silvia Maraone dell’IPSIA delle ACLI, ci accompagnerà lungo la puntata.

Sentiremo, infatti, con quali mezzi di fortuna e in che condizioni, uomini, donne e bambini siriani e non solo, scappano dai loro paesi in guerra e tentano di raggiungere l’Europa Occidentale attraverso varie strade e mari per poter cambiare il loro destino infausto.

Silvia Maraone, inoltre, ci parlerà dei vari progetti di cooperazione internazionale dell’IPSIA legati al mondo del volontariato e come molti giovani, ogni anno, partano tramite il Servizio Civile Estero per intraprendere un’esperienza  personale e professionale che gli cambierà per sempre la vita.

A conclusione della puntata, con un pensiero rivolto a tutti i bambini vittime delle guerre dei grandi, verrà letta una poesia scritta di mio pugno due anni fa, dedicata ai bambini siriani.

RIDATE I GIOCHI AI BAMBINI SIRIANI

Alessia Santopaolo

Scoppia una bomba, ecco adesso un’altra ancora

ma non era proprio così la ninna nanna che mia nonna mi cantava

quando ero piccolo,

questa non è musica… è solo rumore che rompe le viscere della terra

e il mio cuore appena nato.

1, 2, 3… sulla mia testa c’è il numero 43.

Vorrei alzarmi, correre verso l’arcobaleno ma non posso,

sto fermo, immobile.

Un, due, tre… stella, ma non riesco a fare un passo avanti

e nemmeno uno indietro,

posso solo guardare in alto il soffitto di questa stanza

immensa del deserto.

Pian piano i miei occhi

si poggiano sul viso del mio amico di scuola,

della mia mamma

e mi chiedo quando arriverà il suono della campanella di scuola

per poter riavere i miei giochi e poter correre verso casa

con il mio zaino colorato sulle spalle.

Le lacrime  bagnano le guance del mio passato mai vissuto

ma temuto e curiose di un futuro sconosciuto.

Ora mi giro intorno, non vedo più la mamma.

Sui i miei occhi c’è un telo bianco

e ricordo che non era proprio così il colore del cielo.

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