Non è un segreto che l’uomo stia avvelenando il pianeta Terra giorno dopo giorno. Fortunatamente, nel mare di pessimismo talvolta si staglia un isolotto di speranza. È proprio questo il caso della Ocean Cleanup, un’iniziativa promossa dai Paesi Bassi che per la prima volta ha completato con successo un’operazione di pulizia dell’Oceano Pacifico grazie ad una macchina raccogli plastica.

L’iniziativa è nata dalla mente del geniale Boyan Slat, inventore e imprenditore olandese. L’allora adolescente iniziò 7 anni fa a progettare un modo per ripulire l’oceano dai rifiuti e al momento lavora insieme ad un team di esperti per porre rimedio a secoli di noncuranza e incoscienza da parte dell’uomo.

Un progetto in continuo miglioramento

I test sul macchinario vengono condotti nella “Grande Macchia di Rifiuti del Pacifico”, un enorme ammasso di rifiuti che galleggia al largo della California. All’inizio del 2019 il team di sviluppatori ha sospeso le operazioni a causa di problemi tecnici, ma quest’estate il braccio meccanico è tornato in attività in una versione migliorata e del tutto nuova. Il dispositivo è ora in grado di ripulire le acque sia da pesanti reti da pesca che da millimetrici frammenti di micro-plastica.

 

 

In precedenza il macchinario non era in grado di trattenere i rifiuti raccolti a causa dell’eccessiva velocità dell’apparecchio rispetto alla plastica trasportata dal moto delle onde. Il problema è stato risolto tramite un’ancora che ne rallenta i movimenti e al momento la Ocean Cleanup sta progettando una versione migliorata del braccio meccanico da implementare nelle acque l’anno prossimo.

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Fonte: www.nu.nl

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