L’uomo che lo scorso maggio 2018 ha pugnalato tre persone a caso in una strada dell’Aia, è stato condannato in un’unità psichiatrica sicura a termine indefinito.

I giudici de L’Aia hanno detto che Malek F non dovrebbe essere incarcerato perché risulta incapace di intendere e di volere e le sue azioni sono assolutamente inspiegabili. Inoltre è stato trovato non colpevole di tentato omicidio e di minacce terroristiche.

Malek F ha accoltellato tre persone a L’Aia all’Università di Scienze Applicate de L’Aia e ne ferì alcuni altre mentre urlava “Allahu Akbar” prima di essere bloccato dalla polizia. La sua rabbia era chiaramente mirata a quante più vittime possibili. Il fatto che non ci siano stati morti è dovuto principalmente al rapido aiuto di un poliziotto in bici, dice Edwin Bakker.

Il trentunenne aveva avuto una storia di disturbi mentali da quando era arrivato nei Paesi Bassi come rifugiato palestinese dalla Siria. La corte ha detto che mentre F aveva palesemente pugnalato le sue tre vittime, non lo ha fatto con un movente terroristico – vale a dire con lo scopo di terrorizzare il popolo olandese – ma a causa della sua paranoia di essere seguito da devoti adoratori del diavolo.

“Sebbene l’uomo abbia commesso crimini inenarrabili, non è un perpetratore che può essere punito dalla legge”, ha affermato la corte. Il dipartimento di pubblica accusa aveva detto che F stava simulando le sue condizioni e ha chiesto 15 anni di carcere per reati di terrorismo, ma la corte ha stabilito che la sua famiglia, i medici e gli assistenti sociali avevano tutti notato i suoi problemi. La sua famiglia ha detto di aver intenzione di presentare un reclamo contro l’istituzione sanitaria Parnassia per non aver agito in anticipo sui segnali chiaramente evidenti di malattia mentale dell’uomo.

 

 

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