Può capitare che guardando Breaking Bad una delle conseguenze non sia solo l’amore sfrenato per la chimica che ti porta finalmente a raggiungere quel sudatissimo 7 in pagella, ma anche la voglia di allestire un proprio “lab” nel seminterrato di casa.

A Gilze-Rijen è capitato.

Gilze-Rijen sono in realtà due cittadine ben separate tra di loro ma gli olandesi le percepiscono come una cosa sola. Una tranquilla città che ospita circa 26.000 persone nella provincia di Brabant. Tra le villette a schiera, i giardini curati, le siepi tagliate, gli anziani che portano a spasso i cani, e i bambini a scuola, troviamo la casa di Fred. Fred aggiustava auto vecchie, ma nessuno nella sicura Van Gogh Street sapeva, che il buon uomo nascondesse nel suo garage non solo una bellissima Audi rubata, ma anche un laboratorio di droga nel seminterrato di casa.

Insomma, tutto nella norma.

Nel laboratorio c’erano pentole, congelatori, fornelli, anche un’area relax dove i “cuochi” potevano rilassarsi. Era una cucina a tutti gli effetti. Settimane dopo la scoperta e la chiusura del laboratorio si poteva ancora sentire un odore molto pungente, un misto tra aceto e acetone. Inoltre la quantità di rifiuti chimici trovati fa presumere che il laboratorio sia stato in funzione per anni.

Il sindaco Jan Boelhouwer afferma che la situazione sta completamente sfuggendo di mano. Questo di Fred è il laboratorio più grande trovato in comunità finora, ma sicuramente non è il primo né l’ultimo, quasi ogni mese vengono chiusi piccoli laboratori clandestini.

Un business da miliardi

Le droghe sintetiche sono un business di miliardi di euro nei Paesi bassi. La nazione è il maggiore produttore di ecstasy con un valore di 18.9 miliardi annuali tra ecstasy e anfetamine. Lo scorso anno il governo olandese ha elargito una somma di 100 milioni più 10 milioni extra annuali per la lotta alle droghe sintetiche. Boelhouwer però non è convinto della mossa: è una guerra troppo grande e radicata nel paese, in più la pena per chi possiede o produce droghe sintetiche è minima, generalmente i “criminali” vengono messi nuovamente in libertà dopo pochi mesi, e questo incentiva la produzione perché in fin dei conti non si ha “niente da perdere”.

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