“I datori di lavoro sono autorizzati a vietare ai loro dipendenti velo o altri simboli religiosi”. Questo sostiene la Corte di giustizia Europea.

Nel 2006, una donna belga era andata in tribunale perché il suo datore di lavoro, della società di sicurezza G4S, le aveva chiesto di non indossare il velo sul luogo di lavoro. Lei rifiutò e questo autorizzò la società G4S a licenziarla.

Una donna in Francia che voleva indossare il velo sul posto di lavoro aveva presentato un caso analogo. La Corte di giustizia europea ha sentenziato che dovrebbero essere le aziende a istruire il personale sull’ indossare abiti neutrali. La sentenza si applica non solo al velo, ma anche per tutti i simboli religiosi, filosofici e politici.

Una società deve poter stabilire regole di business. In questo caso non vi è alcuna discriminazione secondo il giudice. Adriana Dooijeweert, Presidente del Collegio per la protezione dei diritti umani nei Paesi Bassi ha auspicato il verdetto. Secondo lei, il giudice ha dovuto prendere in considerazione due importanti diritti uno contro l’altro. “Da un lato, il diritto alla parità di trattamento e, dall’altro, il diritto delle aziende di modellare la neutralità e l’indipendenza della società.”

Il Presidente del Collegio precedente, invece, aveva dato il diritto ad un impiegato del tribunale di indossare il velo a lavoro.

Fonte: nos.nl

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